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Nominations agli Oscar 2013: commenti da Voto 10...parte 2

11/01/2013 | News
Nominations agli Oscar 2013: commenti da Voto 10...parte 2

Continuiamo nel nostro viaggio attraverso le nominations agli Oscar 2013. Delle nominations che hanno trovato commenti entusiastici per la presenza di alcuni nomi ma critiche feroci per l'assenza di altri. Oggi vi presentiamo il punto di vista di altre due redattrici di Voto 10: Elena Bartoni e Serena Guidoni.

Forse è davvero nel DNA della famosa statuetta provocare un diluvio di polemiche ogni anno puntualmente all’uscita delle tanto sospirate nomination.
Noi addetti ai lavori non possiamo far altro che prendere queste liste e commentare, essere felici per la presenza di qualcuno ma soprattutto molto spesso dispiaciuti (quando non addirittura indignati) per l’assenza di qualcun altro. Tant’è, ma (fortunatamente!) è anche vero che un Oscar fa sì prestigio, ma non può essere il reale termometro del valore di un film di un attore.
Ma veniamo all’oggi.
Per il Miglior film, accanto al “solito” Spielberg (che gareggia con 12 nominations con Lincoln, film di nuovo degno del suo nome dopo il passo falso di War Horse abbastanza scandalosamente candidato lo scorso anno con 6 nomination) suscita curiosità vedere opere “fresche” e innovative come Beasts of the Southern Wild del giovane Benh Zeitlin oppure vedere un film come Silver Linings Playbook di David O. Russell, forse la pellicola più sorprendente di questa edizione (e vedere una commedia che ha per tema le seconde occasioni della vita non può che fare piacere!).
A proposito di quest’ultimo film, fa sperare in una ventata di freschezza vedere un attore promettente come Bradley Cooper gareggiare nella categoria Miglior Attore accanto a nomi del calibro di Daniel Day-Lewis e Joaquin Phoenix (per il quale personalmente faccio il tifo). Senza nulla togliere al talento dei nominati, non posso però non esprimere il mio sdegno per la mancata candidatura all’ immenso Leo Di Caprio per  il Django di Tarantino ma nutro la speranza di vederlo in lizza l’anno prossimo con Il grande Gatsby (sperando in qualcosa anche per Luhrmann).
Capitolo Miglior Regia. Dato il valore di Michael Haneke forse questo potrà essere l’anno buono per lui visto la pioggia di entusiastiche critiche per il suo Amour (candidato sia come Miglior film che come  Miglior Film Straniero) che personalmente ho trovato eccessivo nel suo scavare nei meandri del dolore più assoluto. Ma la partita è aperta, e ammetto di sperare nella statuetta per un regista meno “disturbante” del maestro austriaco.
Per la Migliore Attrice dico solo “forza Chastain” candidata per Zero Dark Thirty della Bigelow ma c’è da dire che la grande “anziana” Emmanuelle Riva meriterebbe un riconoscimento per l’immensa prova data nel durissimo Amour. Per la giovane lanciatissima Jennifer Lawrence candidata per Silver Linings Playbook viene solo da dire: “c’è tempo”.
Una nota sulla categoria Miglior Film Straniero, peccato davvero per il gioiellino francese Quasi amici, ma forse i membri dell’Academy hanno ritenuto di aver dato troppo alla Francia l’anno scorso con The Artist.
Sul Miglior Film d’Animazione, meno male che accanto a giganti come Ralph Spaccatutto o ParaNorman c’è il piccolo cartone animato all’antica di Pirati – Briganti da strapazzo, un cartoon “vecchio stile” con “veri” pupazzi animati (anche se mescolati alla computer graphic) della britannica “Premiata Ditta Aardman”. Che divertente quella strampalata ciurma di pirati capitanata da un Capitan Pirata con una barba “animata” destinata a entrare nella storia!
Una nota sulla Miglior Canzone, Adele stra-vince su tutti per la famosissima Skyfall!
A proposito dell’ultimo grande 007 di Sam Mendes: un vero peccato non vedere la grandissima Judi Dench con una nomination come migliore attrice non protagonista. La sua “M”, unica vera bond-girl di Skyfall, meritava davvero!
Elena Bartoni

Quando vengono annunciate le Nomination agli Oscar, gli addetti ai lavori, spalancano occhi e orecchie in cerca dei grandi assenti. E mai come quest'anno il mio di orecchio ha fischiato in più di una categoria. Se non fosse per le nomination agli attori, The Master di Paul Thomas Anderson resterebbe a bocca asciutta di riconoscimenti in categorie importanti; assolutamente scandaloso, infatti, l'esclusione dalle candidature alla Miglior Regia e al Miglior Film. Lo strapotere di Lincoln era più che prevedibile, e anche un po' scontato, ma quello che mi rimette in pace con l'Academy è vedere un giovanissimo esordiente alla regia come Benh Zeitlin, superare la "barriera del suono" alias Steven Spielberg, Ang Lee e Michael Haneke, per ritrovare il suo acclamatissimo Beasts of the Southern Wild fra i papabili vincitori. Sorpresa ed infinita curiosità per Silver Linings Playbook di David O. Russell, forse la vera sorpresa di questi Oscar; Bradley Cooper non potrà certo sperare di vincerlo, ma intanto la candidatura a fianco di Daniel Day-Lewis e Joaquin Phoenix è sicuramente una ventata di autostima.  Chi ha già la statuetta in tasca è invece Anne Hathaway per Les Misérables, notoriamente i "cadaverici" membri dell'Academy impazziscono per i musical! Kathryn Bigelow  con Zero Dark Thirty non potrà eguagliare l'epopea di The Hurt Locker nel 2010, vista soprattutto la sua totale assenza dalle categorie maggiori, ma auguro ad una straordinaria Jessica Chastain il coronamento di una carriera, sino adesso, assolutamente perfetta. Dopo l'inaspettata esclusione di Cesare deve Morire dei fratelli Taviani dalle proposte di candidature per il Miglior Film Straniero, il nostro orgoglio italiano rimane nelle mani di Dario Marianelli che con la splendida colonna sonora di Anna Karenina, si spera dia almeno quest'anno una spallata al decano John Williams.
Serena Guidoni

Per chi si era perso la prima parte..basta cliccare qui

 


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